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I diritti delle donne al centro della prima “Special Edition” di The First Thursday

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Creare un’opportunità di confronto e di riflessione su una tematica sempre più attuale ma anche sempre lontana dal trovare una “soluzione”. Questa la finalità, sicuramente centrata, della prima “Special Edition” di The First Thursday dedicata ai diritti delle donne che si è tenuta ieri, giovedì 9 novembre, presso il teatro della Cittadella dei Giovani di Aosta.
Woman’s rights Vda”, questo il titolo dell’evento, è un progetto voluto da Cittadella dei Giovani e realizzato in collaborazione con BLU Associazione culturale grazie al sostegno di BCC Valdostana ed Enval srl e alla partnership di Zonta Club Aosta Valley, di Soroptimist Valle d’Aosta, della Rete al Femminile di Aosta, del Comando e del Gruppo Compagnia di Aosta dei Carabinieri.
Il format ideato dalla Cittadella e articolato in talk con esperti, racconti e testimonianze con il coinvolgimento attivo del pubblico, si è aperto con i saluti dei promotori – rappresentati da Tiziana Gagliardi per la Cittadella e da Roberta Carla Balbis per BLU Associazione culturale – e dell’Assessora alle Politiche sociali, abitative e delega alle Pari opportunità del Comune di Aosta Clotilde Forcellati.


“Questa “Special Edition” è davvero speciale, perché è pensata come circolare: un luogo nel quale il punto di vista delle donne sui fatti della vita – dal corpo al lavoro, dalla cura al desiderio – circola, si diffonde, contamina, si contamina, si mette in connessione con altri pensieri e altre visioni del mondo”, ha commentato Tiziana Gagliardi per Cittadella dei Giovani.

“Vorremmo che si potesse dialogare di diritti delle donne con la consapevolezza che si tratta di diritti di tutti: sostenere l’uguaglianza, l’istruzione, la fine dei matrimoni precoci, la fine della violenza di genere, dare opportunità a donne e ragazze attraverso progetti e iniziative concrete ci riguarda tutti, è interesse collettivo e fonte di miglioramento della qualità delle nostre vite. Non avremo Pace finché i diritti delle donne
non saranno riconosciuti come diritti umani. TFT Special Edition cerca di dare voce a più soggetti che hanno l’obiettivo comune dell’empowerment femminile, perché per la complessità non esiste una risposta semplice: solo con l’aiuto fattivo e il contributo di pensiero di tutti si possono raggiungere importanti obiettivi che vanno nella direzione di costruire insieme una cultura di rispetto dell’altro, di valori e regole comuni che
garantiscano diritti, opportunità e dignità alle donne e a tutti”
, ha sottolineato Roberta Balbis per BLU Associazione culturale.


“Il 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, deve essere un appuntamento che si celebra tutto l’anno, da riempire di contenuti e da far vivere nel quotidiano: noi donne non possiamo stancarci di promuovere, a qualsiasi livello, l’applicazione della Convenzione di Istanbul, un cammino che non è concluso, che può e deve continuare”, ha commentato l’Assessora alle Politiche sociali, abitative e delega alle Pari opportunità del Comune di Aosta Clotilde Forcellati.


Due i panel proposti nel pomeriggio di lavori, entrambi moderati da Tiziana Celli, psicologa e con Barbara Caviglia che ha dato voce ai brani e ai testi scelti dalle partecipanti, parole da cui è scaturito il confronto.


Il primo dedicato alla violenza di genere in Valle d’Aosta, si è aperto con le sollecitazioni del Colonnello Giovanni Cuccurullo, Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, che ha tracciato una fotografia del fenomeno violenza in Valle d’Aosta e presentato il progetto “Una stanza tutta per sé”, realizzato già nel 2019 da Zonta Club Aosta Valley e Soroptimist VdA, secondo un protocollo nazionale che vede la collaborazione tra l’Arma e il Club internazionale Soroptimist.


“Esiste dal 2015 un protocollo tra Arma dei Carabinieri e Soroptimist International, attraverso il quale nel 2019 abbiamo creato anche in Valle d’Aosta il progetto “Una stanza tutta per sé”, in collaborazione con Soroptimist Valle d’Aosta e Zonta Club Aosta Valley. Non è un semplice ufficio, ma è uno spazio protetto e accogliente, allestito presso la Caserma di Aosta e pensato per mettere a proprio agio le donne vittime di violenza permettendo loro di raccontarci ciò che subiscono”, ha spiegato Cuccurullo.


La stanza è ora in fase di rinnovamento e sarà dotata di una serie di strumenti informatici utili ad acquisire le deposizioni con una modalità meno impattante sul piano emotivo per le donne che scelgono di denunciare le violenze fisiche, psicologiche ed economiche che subiscono.

Grazie agli interventi di Alessandra Fanizzi, Presidente Soroptimist Valle d’Aosta, e di Roberta Carla Balbis il panel ha toccato anche temi diversi come la tossicità dell’amore familiare e il ruolo degli uomini chiamati ad attivarsi per rigettare e condannare le condotte violente nei confronti delle donne.
In collegamento online ha portato il suo contributo anche Silvia Baldini che ha presentato “Ladies body show”, un lavoro teatrale di Qui e Era Residenza teatrale sul corpo delle donne.


Il secondo panel, incentrato sul tema “Lavoro, immigrazione e stereotipi”, ha ospitato le testimonianze e le riflessioni di Arnela Pepelar, mediatrice interculturale, referente area migranti della cooperativa L’Esprit à l’Envers proveniente dalla Bosnia Erzegovina che si è soffermata sulla condizione di solitudine e di isolamento delle donne immigrate impegnate in Italia nei lavori domestici e di cura. A turno, infine,
Sambu Buffa, consulente in diversità equità e inclusione nel marketing comunicazione e diversity mindset trainer della Repubblica democratica del Congo, ha raccontato il suo lavoro a fianco delle organizzazioni dove si palesano comportamenti di razzismo e discriminazione, e Alexandra Kharakoz, interior designer di origini russe, ha proposto una riflessione a tutto tondo a partire dal ruolo delle donne nel mondo
dell’arte e dello spettacolo.


I lavori si sono conclusi, dopo il Charity Free Aperitif a cura dell’Unione Regionale Cuochi Valle d’Aosta e destinato alle implementazioni previste per il progetto “Una stanza tutta per sé”, con la proiezione serale del docufilm Woman di Yann Arthus – Bertrand e Anastasia Mikova.

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